martedì 30 giugno 2015

Avvelena cani e gatti randagi





Cerca di avvelenare cani e gatti randagi di tutto il quartiere: denunciato 60enne

CASTELLAMMARE DI STABIA: Cani e gatti rovinavano il suo orto, un anziano cerca di avvelenare tutti i randagi del quartiere. È accaduto questa mattina nella periferia di Castellammare: gli agenti della polizia municipale stabiese, guidati dal capitano Enza Di Bella, hanno denunciato a piede libero un 60enne accusato di tentato maltrattamento di animali.

Stando alle prime ricostruzioni l’uomo avrebbe disseminato l’intera strada di bocconi avvelenati. Successivamente un residente che si trovava a passeggio con il proprio cane ha notato che l’animale stava masticando qualcosa di strano ed ha notato una polvere bianca. L’uomo ha segnalato il fatto alle forze dell’ordine per poi recarsi da un veterinario. Il cane, dopo un primo stordimento, ha mostrato segni di ripresa. Sul posto sono quindi giunti i poliziotti che di lì a poco hanno rintracciato il colpevole.

Il 60enne si è giustificato affermando che cani e gatti randagi rovinavano il suo orto. Dai successivi accertamenti, effettuati in collaborazione con personale dell’Asl Na3 Sud, è risultato che i bocconi erano composti da avanzi di carne e da un potente topicida. In queste ore sono in corso ulteriori accertamenti: i bocconi, sequestrati, si trovano presso l’Istituto Zooprofilattico di Portici per analisi più approfondite.

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lunedì 29 giugno 2015

Passeggia al porto e prende a calci un randagio fino a buttarlo in mare

Passeggia al porto e prende a calci un randagio fino a buttarlo in mare

martedì 23 giugno 2015

Gattini abbandonati ovunque

È emergenza a Belluno
Gattini abbandonati ovunque

 

 
 
BELLUNO - Emergenza abbandoni in provincia. Le segnalazioni si susseguono a decine e i ritrovamenti di cuccioli sono all'ordine del giorno in quella che si annuncia una stagione da bollino nero per i gatti bellunesi. «Numeri così alti non se n'erano mai visti, è un disastro quest'anno - commenta Sabrina Cangini, vicepresidente del Movimento antispecista bellunese Siamo tutti animali -. In due giorni ne ho trovati sei, a questi casi si aggiungono le tante segnalazioni dei cittadini».

Difficile tratteggiare una mappa, gli abbandoni di cuccioli di poche settimane e anche di pochi giorni sono sparsi su tutto il territorio, dai paesini alla città fino alle zone industriali. Ieri due sono stati trovati all'interno di una scatola di cartone nella zona industriale che si apre dietro via Tiziano Vecellio, sabato tre hanno attirato l'attenzione dell'attivista a passeggio nella campagna di Trichiana, piangevano a terra all'interno di un sacco della spazzatura, avevano ancora il cordone ombelicale attaccato. Impossibile salvarli, nonostante le cure immediate sono tutti morti. «Vogliamo chiedere ai sindaci di organizzare serate informative per la popolazione - prosegue Cangini -, magari con la collaborazione dei servizi veterinari, per spiegare l'importanza della sterilizzazione».
 

domenica 21 giugno 2015

Vivere con un animale domestico fa risparmiare 4 mld di spesa sanitaria!

E’ noto: vivere con un animale domestico è un’esperienza appagante, ha effetti positivi sull’umore, facilita la socializzazione ed è di aiuto per la salute.
 
Non era invece noto che attraverso la diffusione degli animali domestici nelle nostre case fosse possibile risparmiare quattro miliardi di euro di spese sanitarie. Il dato del Centro Studi SIC, Sanità in Cifre, è stato presentato in occasione del Coordinamento Interregionale degli aderenti e dei partecipanti di FederAnziani Senior Italia per il Sud, svoltosi nei giorni scorsi a Matera.
Un risparmio davvero notevole, calcolato alla luce della riduzione dei costi legati alla gestione di alcune delle principali patologie croniche quali diabete, patologie cardiovascolari e depressione, reso possibile grazie alla diffusione degli animali domestici, ha spiegato il Presidente di FederAnziani Senior Italia, Roberto Messina.
 
E sarebbe possibile risparmiare ancora di più attraverso l’adozione di un cane o di un gatto abbandonato, aggiungiamo noi.
 
Infatti, anche se un censimento ufficiale non esiste, è possibile stimare intorno ai 200 mila cani detenuti nei rifugi. Ciò, tradotto in termini di spesa pubblica, significa 200 milioni di euro all’anno, senza contare varie spese aggiuntive, che escono dalle casse dei Comuni - e quindi dei cittadini - per il solo mantenimento di questi animali sfortunati. La tariffa media per ogni cane in canile corrisponde infatti a circa 1.000 euro l’anno. Tale cifra, moltiplicata per la media di 7 anni di permanenza in canile, raggiunge pertanto i 7 mila euro per ciascun cane, dal suo ingresso nella struttura fino alla morte.
 
Risulta quindi evidente quanto la scelta di adottare di un animale abbandonato sia fondamentale per l’animale stesso, per la nostra salute ed equilibrio e per il risparmio della finanza pubblica, sia in termini di prevenzione per la salute dei cittadini, sia di lotta al randagismo.
 
Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Cani e Gatti

http://www.lav.it/

martedì 16 giugno 2015

"Gli orsi del Trentino devono essere gestiti dallo Stato"

giovedì 28 maggio 2015

Gatti a Disneyland

A Disneyland i gatti occupano la casa di Topolino

Se fossi un gatto randagio americano che gironzola spesso presso il famoso parco Disneyland, dove mi verrebbe in mente di alloggiare? Bhe, ovvio! Sicuramente nella casa del suo ispiratore Mickey Mouse (o Topolino). Questa non è l’ennesima storia disneyana, non si tratta di un film di animazione della Walt Disney: questa è la realtà. Il parco americano infatti, negli ultimi anni è stato letteralmente invaso dai gatti, che a dire il vero non danno fastidio a nessuno, anzi. Tra Disneyland e i mici si è creato quasi una sorta di tacito accordo: i felini vengono lasciati in pace e loro ricambiano il favore sgomberando il parco dai roditori e dai topi. Ma questa vicenda è solo un’appendice di ciò che si perpetua negli anni.

gatto disneyland

Tanto tempo fa, Walt Disney in persona, scoprì decine di gatti nel castello della Bella addormentata e si rifiutò di lasciare che fossero uccisi. Il portavoce del parco a tema, non intende però lasciarsi sfuggire la situazione di mano e non vuole che Disneyland sia identificato con un rifugio per animali randagi. Per questo motivo, qualche tempo fa una signora che era stata sorpresa a dare da mangiar a uno dei gatti, è stata allontanata senza mezze misure dal parco.

 Il fenomeno dei mici, non ha lasciato naturalmente indifferente il popolo di internet. Lo scrittore freelance Taylor Roberts, ha infatti dato vita al profilo Twitter “Cats of Disneyland” in cui ogni tweet prova ad esprimere il pensiero dei mici del parco giochi. Post tipo “se ti ostini ad indossare le infradito a Disneyland, allora stai davvero solo chiedendo di essere graffiato da un gatto”, che mano a mano hanno conquistato e fidelizzato oltre 44 mila persone che seguono la pagina.