Gli Amici degli animali - Colonia Arcobaleno di Aulla
venerdì 1 gennaio 2016
Auguri - Buon 2016 a tutte/i
martedì 30 giugno 2015
Avvelena cani e gatti randagi
Cerca di avvelenare cani e gatti randagi di tutto il quartiere: denunciato 60enne
CASTELLAMMARE DI STABIA: Cani e gatti rovinavano il suo orto, un anziano cerca di avvelenare tutti i randagi del quartiere. È accaduto questa mattina nella periferia di Castellammare: gli agenti della polizia municipale stabiese, guidati dal capitano Enza Di Bella, hanno denunciato a piede libero un 60enne accusato di tentato maltrattamento di animali.
Stando alle prime ricostruzioni l’uomo avrebbe disseminato l’intera strada di bocconi avvelenati. Successivamente un residente che si trovava a passeggio con il proprio cane ha notato che l’animale stava masticando qualcosa di strano ed ha notato una polvere bianca. L’uomo ha segnalato il fatto alle forze dell’ordine per poi recarsi da un veterinario. Il cane, dopo un primo stordimento, ha mostrato segni di ripresa. Sul posto sono quindi giunti i poliziotti che di lì a poco hanno rintracciato il colpevole.
Il 60enne si è giustificato affermando che cani e gatti randagi rovinavano il suo orto. Dai successivi accertamenti, effettuati in collaborazione con personale dell’Asl Na3 Sud, è risultato che i bocconi erano composti da avanzi di carne e da un potente topicida. In queste ore sono in corso ulteriori accertamenti: i bocconi, sequestrati, si trovano presso l’Istituto Zooprofilattico di Portici per analisi più approfondite.
Stando alle prime ricostruzioni l’uomo avrebbe disseminato l’intera strada di bocconi avvelenati. Successivamente un residente che si trovava a passeggio con il proprio cane ha notato che l’animale stava masticando qualcosa di strano ed ha notato una polvere bianca. L’uomo ha segnalato il fatto alle forze dell’ordine per poi recarsi da un veterinario. Il cane, dopo un primo stordimento, ha mostrato segni di ripresa. Sul posto sono quindi giunti i poliziotti che di lì a poco hanno rintracciato il colpevole.
Il 60enne si è giustificato affermando che cani e gatti randagi rovinavano il suo orto. Dai successivi accertamenti, effettuati in collaborazione con personale dell’Asl Na3 Sud, è risultato che i bocconi erano composti da avanzi di carne e da un potente topicida. In queste ore sono in corso ulteriori accertamenti: i bocconi, sequestrati, si trovano presso l’Istituto Zooprofilattico di Portici per analisi più approfondite.
http://circoncisione.forumcommunity.net/?t=57782924&view=getlastpost#newpost
lunedì 29 giugno 2015
Passeggia al porto e prende a calci un randagio fino a buttarlo in mare
Passeggia al porto e prende a calci un randagio fino a buttarlo in mare
Mazara del Vallo. Il cane è stato recuperato all'ultimo minuto dai passanti, Enrico Rizzi, capo della segreteria nazionale del Pae lancia un appello: "Chi lo conosce ci aiuti a identificarlo"
Mazara del Vallo, 29 giugno 2015 - Una crudeltà assurda, indegna, neanche immaginabile in un essere che si dovrebbe definire "uomo". Il criminale di cui si parla passeggiava lungo la banchina del porto e senza alcun motivo si è avvicinato ad un cane randagio, gli ha sferrato un calcio e lo ha fatto finire in mare. L'animale è stato salvato in extremis da alcuni passanti che si sono precipitati a recuperarlo.
L'agghiacciante video, pubblicato su Facebook da un mazarese, sta facendo il giro del web. Il capo della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi, lancia un appello ai cittadini di Mazara del Vallo: " Aiutateci ad identificare questo criminale. Non lasciate che questo pazzo squilibrato possa compiere nuovamente atti così indegni. Dobbiamo denunciare questo squallido personaggio ed assicurarlo alla giustizia.
Chi può fornire elementi utili ci contatti comunque quanto prima al seguente numero verde: 800.912.215 ".
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
martedì 23 giugno 2015
Gattini abbandonati ovunque
È emergenza a Belluno
Gattini abbandonati ovunque
BELLUNO - Emergenza abbandoni in provincia. Le segnalazioni si susseguono a decine e i ritrovamenti di cuccioli sono all'ordine del giorno in quella che si annuncia una stagione da bollino nero per i gatti bellunesi. «Numeri così alti non se n'erano mai visti, è un disastro quest'anno - commenta Sabrina Cangini, vicepresidente del Movimento antispecista bellunese Siamo tutti animali -. In due giorni ne ho trovati sei, a questi casi si aggiungono le tante segnalazioni dei cittadini».
Difficile tratteggiare una mappa, gli abbandoni di cuccioli di poche settimane e anche di pochi giorni sono sparsi su tutto il territorio, dai paesini alla città fino alle zone industriali. Ieri due sono stati trovati all'interno di una scatola di cartone nella zona industriale che si apre dietro via Tiziano Vecellio, sabato tre hanno attirato l'attenzione dell'attivista a passeggio nella campagna di Trichiana, piangevano a terra all'interno di un sacco della spazzatura, avevano ancora il cordone ombelicale attaccato. Impossibile salvarli, nonostante le cure immediate sono tutti morti. «Vogliamo chiedere ai sindaci di organizzare serate informative per la popolazione - prosegue Cangini -, magari con la collaborazione dei servizi veterinari, per spiegare l'importanza della sterilizzazione».
Difficile tratteggiare una mappa, gli abbandoni di cuccioli di poche settimane e anche di pochi giorni sono sparsi su tutto il territorio, dai paesini alla città fino alle zone industriali. Ieri due sono stati trovati all'interno di una scatola di cartone nella zona industriale che si apre dietro via Tiziano Vecellio, sabato tre hanno attirato l'attenzione dell'attivista a passeggio nella campagna di Trichiana, piangevano a terra all'interno di un sacco della spazzatura, avevano ancora il cordone ombelicale attaccato. Impossibile salvarli, nonostante le cure immediate sono tutti morti. «Vogliamo chiedere ai sindaci di organizzare serate informative per la popolazione - prosegue Cangini -, magari con la collaborazione dei servizi veterinari, per spiegare l'importanza della sterilizzazione».
Etichette:
Adozioni,
Stop all'abbandono degli animali
Ubicazione:
32100 Belluno BL, Italia
domenica 21 giugno 2015
Vivere con un animale domestico fa risparmiare 4 mld di spesa sanitaria!
E’ noto: vivere con un animale domestico è un’esperienza appagante, ha effetti positivi sull’umore, facilita la socializzazione ed è di aiuto per la salute.
Non era invece noto che attraverso la diffusione degli animali domestici nelle nostre case fosse possibile risparmiare quattro miliardi di euro di spese sanitarie. Il dato del Centro Studi SIC, Sanità in Cifre, è stato presentato in occasione del Coordinamento Interregionale degli aderenti e dei partecipanti di FederAnziani Senior Italia per il Sud, svoltosi nei giorni scorsi a Matera.
Un risparmio davvero notevole, calcolato alla luce della riduzione dei costi legati alla gestione di alcune delle principali patologie croniche quali diabete, patologie cardiovascolari e depressione, reso possibile grazie alla diffusione degli animali domestici, ha spiegato il Presidente di FederAnziani Senior Italia, Roberto Messina.
E sarebbe possibile risparmiare ancora di più attraverso l’adozione di un cane o di un gatto abbandonato, aggiungiamo noi.
Infatti, anche se un censimento ufficiale non esiste, è possibile stimare intorno ai 200 mila cani detenuti nei rifugi. Ciò, tradotto in termini di spesa pubblica, significa 200 milioni di euro all’anno, senza contare varie spese aggiuntive, che escono dalle casse dei Comuni - e quindi dei cittadini - per il solo mantenimento di questi animali sfortunati. La tariffa media per ogni cane in canile corrisponde infatti a circa 1.000 euro l’anno. Tale cifra, moltiplicata per la media di 7 anni di permanenza in canile, raggiunge pertanto i 7 mila euro per ciascun cane, dal suo ingresso nella struttura fino alla morte.
Risulta quindi evidente quanto la scelta di adottare di un animale abbandonato sia fondamentale per l’animale stesso, per la nostra salute ed equilibrio e per il risparmio della finanza pubblica, sia in termini di prevenzione per la salute dei cittadini, sia di lotta al randagismo.
Responsabile LAV Cani e Gatti
http://www.lav.it/
martedì 16 giugno 2015
"Gli orsi del Trentino devono essere gestiti dallo Stato"
La Lav scrive al presidente della Repubblica ricordando l'articolo 117 della Costituzione e gli indispensabili interventi che la Provincia di Trento non ha fatto
Roma, 16 giugno 2015 - Dopo quanto avvenuto lo scorso anno con l’uccisione di Daniza, e ora con l’ultima Ordinanza nei riguardi di un orso in Trentino che rischia di fare la stessa fine, la LAV ha chiesto, con una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che la gestione dei plantigradi del Trentino – tornati in quella provincia non per loro volontà ma per un progetto europeo di reintroduzione finanziato da Bruxelles – sia riportata nell’alveo delle competenze statali, in ottemperanza all’articolo 117 della Costituzione, che prevede la legislazione esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema.
Spiega la Leva antivivisezione che è necessario che lo Stato predisponga con estrema urgenza due azioni che fino ad oggi la Provincia di Trento non è stata in grado nemmeno di proporre:
· una seria, diffusa, puntuale e continua campagna informativa sulle linee guida per la serena convivenza tra gli orsi e gli umani;
· la profonda revisione del PACOBACE, il Protocollo che dispone le azioni verso gli orsi considerati problematici, al fine di garantire la massima tutela degli orsi, così come disposto dalle Direttive Comunitarie e dalle norme nazionali.
Solo operando urgentemente nel senso proposto sarà possibile garantire la sicurezza dei cittadini e quindi il pieno successo del progetto di reinserimento dell’orso. Il resto da parte della Provincia è solo demagogia, conclude la Lav.
· una seria, diffusa, puntuale e continua campagna informativa sulle linee guida per la serena convivenza tra gli orsi e gli umani;
· la profonda revisione del PACOBACE, il Protocollo che dispone le azioni verso gli orsi considerati problematici, al fine di garantire la massima tutela degli orsi, così come disposto dalle Direttive Comunitarie e dalle norme nazionali.
Solo operando urgentemente nel senso proposto sarà possibile garantire la sicurezza dei cittadini e quindi il pieno successo del progetto di reinserimento dell’orso. Il resto da parte della Provincia è solo demagogia, conclude la Lav.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
giovedì 28 maggio 2015
Gatti a Disneyland
A Disneyland i gatti occupano la casa di Topolino
Il fenomeno dei mici, non ha lasciato naturalmente indifferente il popolo di internet. Lo scrittore freelance Taylor Roberts, ha infatti dato vita al profilo Twitter “Cats of Disneyland” in cui ogni tweet prova ad esprimere il pensiero dei mici del parco giochi. Post tipo “se ti ostini ad indossare le infradito a Disneyland, allora stai davvero solo chiedendo di essere graffiato da un gatto”, che mano a mano hanno conquistato e fidelizzato oltre 44 mila persone che seguono la pagina.
Se fossi un gatto randagio americano che gironzola spesso presso il famoso parco Disneyland, dove mi verrebbe in mente di alloggiare? Bhe, ovvio! Sicuramente nella casa del suo ispiratore Mickey Mouse (o Topolino). Questa non è l’ennesima storia disneyana, non si tratta di un film di animazione della Walt Disney: questa è la realtà. Il parco americano infatti, negli ultimi anni è stato letteralmente invaso dai gatti, che a dire il vero non danno fastidio a nessuno, anzi. Tra Disneyland e i mici si è creato quasi una sorta di tacito accordo: i felini vengono lasciati in pace e loro ricambiano il favore sgomberando il parco dai roditori e dai topi. Ma questa vicenda è solo un’appendice di ciò che si perpetua negli anni.
Tanto tempo fa, Walt Disney in persona, scoprì decine di gatti nel castello della Bella addormentata e si rifiutò di lasciare che fossero uccisi. Il portavoce del parco a tema, non intende però lasciarsi sfuggire la situazione di mano e non vuole che Disneyland sia identificato con un rifugio per animali randagi. Per questo motivo, qualche tempo fa una signora che era stata sorpresa a dare da mangiar a uno dei gatti, è stata allontanata senza mezze misure dal parco.
Il fenomeno dei mici, non ha lasciato naturalmente indifferente il popolo di internet. Lo scrittore freelance Taylor Roberts, ha infatti dato vita al profilo Twitter “Cats of Disneyland” in cui ogni tweet prova ad esprimere il pensiero dei mici del parco giochi. Post tipo “se ti ostini ad indossare le infradito a Disneyland, allora stai davvero solo chiedendo di essere graffiato da un gatto”, che mano a mano hanno conquistato e fidelizzato oltre 44 mila persone che seguono la pagina.
Iscriviti a:
Post (Atom)